martedì 13 aprile 2010

Molgora: i conti, l'equilibrio e le responsabilità



Ieri a margine del consiglio provinciale con altri tre colleghi ho incontrato il presidente della Provincia di Brescia, Daniele Molgora per fare il punto su alcune questioni politiche legate alle sue scelte di bilancio. Un tema ampiamente approfondito da Massimo Tedeschi dopo l'ultima commissione di Bilancio.

Apprezzo il suo approccio rigoroso, da commercialista, lo sforzo fatto già nei primi sei mesi per mettere mano ai conti e sistemare il bilancio dell'ente, e sostanzialmente anche il suo equilibrio, soprattutto politico, nel farlo. E' noto che il bilancio provinciale è a rischio indebitamento (Fitch nelle scorse settimane ha confermato il rating ma con la riserva del monitoraggio costante sui debiti). Personalmente ho però anche l'impressione che la crisi economica sia diventata l'alibi per non far emergere precise responsabilità politiche pregresse sul dissesto dei conti trovato da Molgora, a cui lui stesso, con lucida responsabilità, ha da tempo messo mano.

Mi chiedo inoltre quale esponente del Pdl abbia così tanta voglia di entrare in giunta dopo il dibattito che si è creato sull'undicesimo assessore.

Curioso un passaggio, a proposito di uno sforzo congiunto Loggia-Broletto per la sede unica, Molgora fra le altre cose dice: "Per ora abbiamo perplessità soprattutto dal punto di vista finanziario sul farlo con il Comune". Curioso. Ma ci saranno altre puntate: la razionalizzazione degli spazi è un tema troppo importante.

Per l'opposizione sarà difficile entrare con grandi proposte nella sostanza dei provvedimenti, in un bilancio di grande rigore, ma attendo tutti alla prova soprattutto su un passaggio che penso sia fondamentale: il ruolo di regia, anche economica, che la provincia, a partire dalle tematiche del lavoro, di concerto con il Governo e la Regione, con i quali ha ottimi rapporti, deve assumere autorevolmente. Un ente che periodicamente è messo sotto esame per la sua ipotetica inutilità, in questo momento non può perdere l'occasione.

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