
Un giorno vorrei fare una dichiarazione d'amore alla mia città come quella che traspare per Milano nell'ultimo film di Salvatores. In particolare nel notturno di Chopin accompagnato da una commovente Milano in bianconero che strappa qualche lacrima anche al protagonista-narratore Fabio De Luigi.
Da un cast importante/interessante questa volta Salvatores ha tratto una pellicola suggestiva più che narrativa. Sembra uno sfoggio di qualità cinematografiche, una ricerca del bello più che della narrazione (che in certi momenti si impantana). Un risultato raggiunto grazie a quello che dopo questa pellicola considero un fuoriclasse della fotografia cinematografica, Italo Petriccione.
La storia mischia piacevolmente il piano reale e quello surreale, sperimentando un divertente incrocio in cui la finzione cinematografica è dichiarata e prende il sopravvento su qualsiasi intento etico della trama.
Un intento dichiarato nel finale attraverso una citazione di Groucho Marx appuntata su un foglio: 'meglio vedere un film che vivere, nella vita non c'è una trama'
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