
Ieri ho fatto il mio esordio ad una commissione. Per la precisione si parlava di urbanistica, nella fattispecie
che fare dello spazio di Piazza Rovetta dove attualmente c'è la pensilina (vedi la foto) che ripara il mercato?
Ebbene, io che vengo dal calcio dilettantistico pensavo che l'amministrazione cittadina, essendo un po' come la terza categoria del calcio (e lo dico con tutto l'amore e il rispetto che nutro per il calcio minore!!) fosse una cosa un po' scontata. In cui ti dicono cose come "ci vuole la fortuna", "la palla è rotonda", "la partita è stata decisa da episodi", o anche "abbiamo un grande gruppo", "siamo uniti più che mai" e "da qui alla fine saranno tutte finali".
E invece no. Ai miei concittadini consiglio vivamente di partecipare alle commissioni, che sono aperte alla cittadinanza. Perchè sono istruttive. Cioè, voglio dire, altro che frasi fatte e preconfezionate: questi si vanno nel culo ogni cinque minuti. E' uno spasso!!
Parlabrescia ha dedicato un post e una serie di copiaincolla dai giornali (eh, eh, Onofri, non si fa!!! ci sono i link, usali da brao! hanno imparato anche Labolani e la Castelletti, se ti applichi ce la fai pure tu)...
In pratica ieri c'era l'architetto che ha fatto il progetto e lo ha presentato. Poi viene messo in discussione. Il centrosinistra usa parole misurate "non discutiamo la professionalità dell'architetto", "da profani vogliamo capire le direttive" e altro... sostanzialmente criticano il metodo. Il centrodestra, che ha pensato il bando, lo ha messo in pista, ha fatto la giuria giudicante, ed ha presentato nelle scorse settimane il nuovo "cubo bianco" (
qui in sintesi l'idea) come se fosse la più bella decisione possibile (ma forse ho capito male io), di fatto ha fatto capire che
a loro, professionalità o non professionalità "il cubo fa schifo".
Per Bizzaro della Lega è esteticamente brutto. Per Toffoli del Pdl è in discussione anche il fatto che lì serva metterci qualcosa. Il sindaco, che giustamente è il sindaco e argomenta meglio di tutti, ha sottolineato tutto un suo progetto diverso. Praticamente lui vuole in Piazza Rovetta quello che a ingegneria chiamano "l'acquario". Una struttura in vetro adibita ad aula studio che da fuori vedi gli studenti dentro chini sui libri. A me sinceramente l'idea piace anche. Paroli dice che dovrebbe essere una sorta di "lanterna" (o lampadina, non ricordo bene) aperta anche nelle ore della notte (fino alle 11 o a mezzanotte).
Anche se mi hanno detto che il giornalista bravo deve riportare e non far trasparire la sua idea, qui sul mio blog dico quello che mi pare. E a me l'idea di Paroli piace (a Venturelli che ha progettato un'altra cosa in marmo di Carrara e ha vinto il concorso penso un po' meno). Anche perchè già immagino come la potrebbero chiamare gli studenti, notoriamente creativi in fatto di leggende universitarie. E ci vedrei anche una bella insegna sopra l'aula studio in cui la città ti vede mentre stai secchiando sui libri: "Lavora bastardo!". Ma sono sicuro che gli studenti avranno più fantasia di me.
Però, va beh, Venturelli (l'architetto che ha vinto il concorso), ieri ha capito che non è che lui ha proprio vinto vinto. Cioè, ha vinto, però ora dopo il bando e il parere dei tecnici adesso ci sarà il confronto politico e magari il dibattito cittadino. Il mio giornale, che è avantissimo, sul sito Internet
ha già promosso nelle scorse settimane un sondaggio. E hanno vinto quelli che vogliono il cubo bianco.
Oltretutto mi risulta che il centrosinistra abbia proposto il referendum. Io di solito non sono per questo tipo di cose, anche perchè non capisco come lo farebbero: referendum pro o contro il cambiamento? sul fare o meno il cubo bianco? quiz a scelta multipla? gratta e vinci? Si dovrebbe aprire un ampio confronto su come formulare la domanda. Però visto che in piazza Rovetta ci stanno soprattutto gli extracomunitari (come giustamente ha detto Venturelli che nel periodo dello studio del progetto ha fatto un po' di sit in in piazza per capire i giri: "i bresciani bevono il caffè sull'altro lato della strada") potrebbe essere un esperimento interessante far partecipare alla consultazione tutti i residenti della città a prescindere dalla nazionalità. Cioè, metti che lì davanti c'è un pakistano che ha casa di proprietà, potrà dire se lui gli studenti li vuole vedere, non vedere o avere le bancarelle dei cinesi fuori dalla finestra???
Sarebbe interessante, anche perchè non so perchè ma a me sembra che ci siano due sostanziali motivazioni alla base di questa voglia di cambiamento in piazza Rovetta:
1. stringere un po' lo spazio ai tanti extracomunitari che si trovano lì
2. lasciare un segno architettonico del proprio passaggio, con il fascino e la rilevanza che solo una piazza centralissima può avere.
Comunque io ieri mi sono divertito fess.