martedì 18 maggio 2010

Zinco Service: mentalità mondiale, laboriosità made in Pompiano



Una azienda che mi ha sempre affascinato in questi anni è la Zinco Service di via Spalto San Marco. Nei giorni scorsi si è tenuto il loro convegno annuale con gli zincatori di mezzo mondo di cui parlo oggi su Bresciaoggi.

La cosa che mi ha fatto assolutamente piacere è stato scoprire che la parte tecnica degli impianti è appaltata ad una azienda di Pompiano la Carpenfer.

Una storia di imprenditorialità familiare bresciana che si è rinnovata nel tempo (quanto segue è preso da un mio articolo su Bresciaoggi del 2008). Dalla produzione ai servizi, rimanendo nel mercato dello zinco grazie a una tradizione familiare che continua da tre generazioni. L’entrata nel nuovo millennio e il passaggio di consegne fra Pietro e il figlio Mario, per la famiglia Ubiali ha coinciso con un radicale cambiamento nell’attività. Nel 2001 è nata Zinco Service (di cui il padre è presidente, il figlio
amministratore delegato), società specializzata nella diagnostica delle vasche di zincatura, mentre in precedenza il nome Ubiali era legato alla Zincatura bresciana di Verolanuova, fondata nel 1959 da Alessandro Ubiali: il primo impianto con processo «a caldo» in provincia di Brescia, uno dei primi in tutto il Paese.

Una realtà subito orientata, naturalmente, ai mercati mondiali: con Zinco Usa e Zinco Uk limited, nata nel marzo 2007 di cui Zincoservice detiene il 60%, presieduta dallo stesso Mario Ubiali, orientata ad un mercato in cui sono presenti 95 zincherie.

Sia negli Usa che in Gran Bretagna la società è presente attraverso patti con produttori locali (Hereford Galvanizers di Hereford, al confine con il Galles e Aaa Galvanizing di Chicago), ed opera grazie a team tecnici di 5 persone arruolati sul posto con contratto di staff leasing appositamente formati.


IL SERVIZIO innovativo è un check-up a costo contenuto, non invasivo, rapido e completo sulle vasche di zincatura, reso possibile attraverso il sistema Kid per l’ispezione di vasca (acronimo di Kettle inspection device, che la società ha messo a punto insieme all'Industrial materials institute del «National research Council of Canada». Un progetto di ricerca costato 1,2 milioni di euro (totalmente finanziato dalla società bresciana), che venne presentato ufficialmente all’«Intergalva» di Napoli nel giugno 2006 da
Mario Ubiali e dal professore taiwanese (che opera all’Nrc canadese) Chang Kwai Jen.

Fra i clienti i maggiori produttori di zinco al mondo: Joseph Ash (Usa), Galco (Irlanda), Vista (Paesi Bassi), France Galva (Francia).

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