sabato 20 marzo 2010

Informatica: il vero volto della crisi



I dati diffusi da Assinform nei giorni scorsi suggeriscono riflessioni ben più profonde rispetto alla semplice considerazione congiunturale di una crisi che si ripercuote anche sul settore informatico.

L'allarme è soprattutto uno. Evidenziato anche da Business online: Il disinvestimento italiano in Information Technology, pari a 1.657 milioni di euro, è un segnale allarmante di arretramento del Paese verso assetti strutturali di basso profilo competitivo, che rischiano di condannarci alla stagnazione.

La notizia stride se ad esempio messa in parallelo con quella riportata da Luca de Biase sul suo blog a proposito delle nuove assunzioni nel settore informatico al New York Times. Non, in sostanza, profili legati direttamente al prodotto ma alla sua evoluzione.

E' questo ciò che mi spaventa di più della crisi: l'incapacità di visione da parte di molti imprenditori. L'atteggiamento conservatore del Paese. L'incapacità di progettualità per una politica dell'Information technology incentivante.

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