
Morgan a Brescia si è rifiutato di iniziare il concerto in presenza dei fotografi. Non so il perchè. E sinceramente mi interessa poco. Di fatto il personaggio continua a far discutere giostrando il caso che lo riguarda con acuta, a volte pretestuosa, intelligenza.
Perchè mai dovrei schierarmi pro o contro Morgan? Dire la mia? Prendere sul serio l'esclusione da Sanremo che genererà serissimi utili dalla vendita e dai download della nuova canzone? O immaginare piuttosto che ci sia dietro un disegno premeditato di amplificazione mediatica da sfruttare commercialmente?
Tutto quello che accade nello showbusiness ai tempi dei reality show è ormai pura autoreferenzialità. Tutto ciò che vediamo prende la forma delle parole, viene amplificato dall'audience, entra in una enorme discussione collettiva su Internet, perde i confini della realtà e finisce in una zona d'ombra tra realismo e finzione. Come nella vita del geniale Andy Kaufman, portata sul grande schermo da un immenso Jim Carrey in Man on the moon.
Trovo assai più interessante capire il meccanismo che schierarmi. Perchè fino a che potremo capire il metodo la realtà manterrà una sua dignità. Per dirla con Baudrillard: il delitto non sarà perfetto fino a che potremo parlarne e conservare il senso di ciò che è reale e ciò che è finzione.
[...] in atto il delitto perfetto di cui ha parlato Jean Baudrillard. (e di cui ho parlato tempo fa a proposito del caso Morgan su questo [...]
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