In attesa del restyling la centralissima Piazza Vittoria di Brescia sta morendo. Ne parlo in un pezzo odierno su Bresciaoggi
Sullo sfondo tre problemi:
1. la perdita di posti di lavoro per le chiusure delle grandi strutture commerciali (nella fattispecie Oviesse, Standa, Limoni)
2. il degrado di una zona sottoposta allo stress da cantiere
3. l'ampiezza del problema che viene esportato a tutto il centro storico (con la trasformazione di negozi in garage ed il proliferare di zone "morte").
4. la creazione di ghetti (e la proliferazione di leghisti ricchi che affittano a prezzi da loft e poi lamentano il fatto che "ci hanno rubato il centro storico")
Un problema non solo bresciano, che merita una lucida analisi capace di andare al di là delle convenienze, ingigantito dalla mancanza di un vero piano d'azione politico reale.
Secondo un’indagine del Sunia, in Italia sarebbero circa 600 mila le abitazioni affittate a stranieri. L’85 per cento avrebbe un contratto non registrato o (più spesso) registrato a una cifra inferiore a quella pattuita.
Tutto questo genera un imponibile non dichiarato di 3 miliardi e mezzo di euro, di conseguenza le entrate mancate ogni anno per l’erario sono pari a un miliardo.
Le responsabilità non nascono oggi ma affondano le loro radici nell'ultimo ventennio amministrativo (guidato a Brescia dal centrosinistra). Ora si tratta però di farsi carico dei problemi e immaginare scenari e soluzioni.
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