martedì 28 dicembre 2010

La banda dei Babbi natale



Lo ammetto, se devo salvare una cosa del Natale è che escono diversi film che trovo interessanti. Dall'ultimo di Aldo, Giovanni e Giacomo "La banda dei babbi natale" due belle notizie: la prima, finalmente una pellicola degna degli esordi (le ultime uscite erano state deludentine); la seconda, il risultato al botteghino (meglio di Natale in Sudafrica) dimostra che per infastidire De Sica nella classifica d'incassi basta proporre qualcosa di brillante e minimamente ragionato.

Un appunto: non sono un animalista ma ammetto che questo continuo ritornare delle figure di animali uccisi (nel film un cane e un gatto) o maltrattati, nei copioni del trio, possa alla lunga infastidire.

Film per tutti che in certi passaggi vi farà ridere di gusto. In questo continuano a rappresentare il meglio in Italia.





1 commento:

  1. Premessa, ho visto il film qualche sera fa, l'ho trovato gradevole, con sprazzi d'intelligenza e di buon umorismo, come Armagio ho avuto la sensazione di tornare, in positivo, a titoli come Chiedimi se sono felice o Così è la vita. Mi chiedo tuttavia quanto giochi la pochezza, e sono educato, dei cinepanettoni alla "Natale in ...". Vero, basta un poco di garbo, un minimo di ragionamento per confezionare qualcosa in grado di antagonizzare una volgarità più temibile di quanto possa apparire, perché infarcita di luoghi comuni e priva di qualsiasi giustificazione se non quella di sottrarre, almeno apparentemente, il destinatario della risata al pubblico ludibrio (che è uno dei pochi se non l'unico meccanismo utilizzato per innescarla). Accontentiamoci, gag sugli animali a parte, quanto meno è il segno che le persone di spirito non sono del tutto scomparse.

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