
Interessantissima analisi questa mattina sul Giornale di Brescia in cui Gianfranco Tosini (ex direttore del Centro studi e settore economia dell'Associazione industriale bresciana) analizza i benefici portati dalla ripresa tedesca alle aziende bresciane. Tosini si spinge oltre individuando anche un passaggio chiave del successo tedesco sul mercato:
L'intuizione dei tedeschi è stata quella di identificare, in mercati sempre più complessi e articolati, l'organizzazione aziendale come il vero fattore critico di successo. Un modello che fa leva sui punti di forza dei singoli individui che vengono incastonati in processi aziendali molto complessi. Una buona organizzazione aziendale ha consentito la crescita di imprese efficienti, in grado di fabbricare buoni prodotti, apprezzati per qualità in tutto il mondo.
Non si spinge oltre, ma tra le righe si può leggere anche un consiglio-critica alle aziende bresciane ancora ancorate al modello dirigenzial-familiare dell'altro secolo. Soprattutto laddove Tosini "lega" i due modelli:
I rapporti commerciali di Brescia con la Germania datano da lungo tempo e si sono sempre di più intrecciati e rafforzati, tanto che si può dire che l'industria bresciana sia un'appendice di quella tedesca.
In altre parole: le aziende bresciane hanno goduto di un effetto traino, ma ora avrà bisogno di ripensarsi perchè da un certo punto in poi non basta il traino ma serve la capacità di correre al pari dei propri partner. Questa capacità passa da un ripensamento organizzativo delle realtà aziendali.
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