
Toy story 3 è uno dei sequel più riusciti della storia. Sufficientemente isolato rispetto alle vecchie storie (quindi, andate a vederlo a prescindere...) ed estremamente trasversale dal punto di vista dell'interesse che può destare, dai bambini agli adulti.
L'ho visto ed apprezzato tantissimo mercoledì sera. Una sorta di nuova fattoria degli animali con alcune scene che richiamano in maniera abbastanza esplicita certi passaggi del capolavoro di George Orwell (fu il mio primo libro letto anche in inglese...): ad esempio quando Buzz scopre il sistema di potere che vige nell'asilo, così come ad un certo punto gli animali scoprono le cene "umanizzate" dei maiali nella fattoria.
Ma rispetto agli animali del 1945 i giocattoli del 2010 non hanno ideologia. I sistemi di potere sono dettati infatti dalle personalità, dalle singolarità, dal vissuto di ognuno riportato alla dimensione sociale e interazionale. Ce ne sono almeno tre: il democratico Woody che accetta il contraddittorio e il dissenso, il dispotico Lots'o, il surreale Ken (quest'ultimo, nella foto, è il mio personaggio preferito in assoluto).
Emergono una Barbie-velina intelligente, un Mister Potato paterno leader domestico, un Buzz sofisticato e moderno ma resettabile... davvero una serie di profili umanizzati dei giocattoli (umanizzati, più che in passato) che rendono tutta la costruzione assolutamente godibile se non addirittura profonda nella capacità di analisi e di introspezione personale. Apprezzabile è anche il gioco sulla sessualità di Ken (qui in una intervista rilasciata prima dell'uscita del film), una mascolina femminilità che attira la Barbie, chiaramente suggerita dal nuovo marketing Mattel, che sul film ha evidentemente investito con una apprezzabile strategia no-logo da studiare.
Lo so, la sto mettendo giù dura, e questo è pur sempre "solo" Toy story. Ma è davvero divertente scoprire un film d'animazione, per giunta in 3d (quindi tecnicamente contemporaneissimo), che sa di moderno con dei chiari richiami a quella che ormai è la classicità. Un film che ha tutte le carte in regola per diventare un dvd da collezione.
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