
Ci sarebbe anche il presidente dell'Aib di Brescia, Giancarlo Dallera (nella foto), tra i protagonisti della pax politica che Confindustria sta tentando di raggiungere in vista della elezione del nuovo presidente. Dallera è stato indicato nei giorni scorsi da La Stampa come componente del gruppo di sostenitori di Alberto Bombassei composto da Gianfranco Carbonato di Torino, Carlo Mazzoleni di Bergamo, Pietro Ferrari di Modena, Gianni Brugnoli di Varese, Andrea Tomat del Veneto e Gianfelice Rocca.
Questo gruppo chiede che si arrivi, chiunque vinca, a una profonda riforma di Confindustria, basata su una diversa governance più vicina alla base, con pochi autorevoli vicepresidenti e un meccanismo elettorale che eliminando gli attuali bizantinismi accorci la catena fra associati e vertici, con un taglio netto a certi «professionisti dell’associazionismo». A questo punto servirebbe un «pontiere». Potrebbe essere Rocca, stimato e considerato da entrambi gli schieramenti.
da Squinzi-Bombassei, prove di pace per Confindustria- LASTAMPA.it.
Per Brescia - storicamente protagonista delle nomine presidenziali, sin dai tempi in cui in via Cefalonia maturò la candidatura di Luca Cordero di Montezemolo - in gioco c'è una doppia posta in palio. Da una parte la vicenda romana, con ambizioni legate alla vicepresidenza (in questo momento il past president Aldo Bonomi è vice di Emma Marcegaglia con delega al territorio), dall'altra la ricerca di una unità territoriale che guarda anche al rinnovo del vertice bresciano nel 2014, considerando che nessuno dei tre presidenti bresciani di associazioni di settore, ovvero Giuseppe Pasini (Federacciai), Enrico Frigerio (Assofond) e Sandro Bonomi (Anima) ha espresso una posizione allineata alla scelta dell'Aib di schierarsi con Bombassei.
Una novità, questa, che non si è mai verificata nella storia ultracentenaria dell'associazione, a prescindere dal fatto che non è mai esistito alcun vincolo territoriale nel sostegno ad un determinato candidato.