
Io lo so che la parola "politica" fa paura. Perchè ormai in Italia viene usata per definire il tatticismo politico che ha a che fare con le carriere personali più che con la soluzione dei problemi della gente. Tuttavia non conosco alcun modo di risolvere le istanze sociali, economiche e di civile convivenza delle persone che non sia principalmente politico.
Per questo dico che le mille persone che ieri hanno affollato piazza Loggia hanno dato un messaggio soprattutto politico. E lo hanno fatto nel modo più naturale possibile, senza che in piazza comparisse una sola bandiera, senza simboli, affermando un'idea che è di tutti e su cui nessuno ha avuto il coraggio di mettere il proprio stemmino (anche se legittimamente alcuni hanno espresso sostegno e solidarietà). Perchè ieri in piazza Loggia c'era la sacralità di un'idea. Altro che strumentalizzazione.
Ieri i bresciani hanno detto che vogliono mobilità sostenibile, meno inquinamento, stili di vita diversi. Non è così scontato. Non è l'unica soluzione possibile. Altrimenti non ci sarebbe stata una protesta. Che poi non è che fosse una protesta di incazzati, di "indignados", per dirla alla spagnola. In piazza Loggia ieri i bresciani erano felici e sorridenti, contenti di manifestare.
La stessa Laura Castelletti, presidente dell'Associazione Brescia per Passione e consigliera comunale (non un extraterrestre, ma una donna che vive di politica), ha mandato un segnale all'amministrazione cittadina chiaro e, come nel suo stile, assolutamente dialogante:
Il sindaco ascolti questa gente e agisca di conseguenza. Ma quel che più conta è questa sensibilità nuova della città nei confronti della mobilità sostenibile che l'amministrazione non può ignorare
Se facessero così tutti quelli che vogliono entrare in Giunta... povero Paroli
Ora quella gente aspetta una risposta. Perchè la solidarietà alla iniziativa di Brescia per passione la potevano dare oggettivamente tutti, ma poi amministrare la cosa pubblica e realizzare i sogni della gente è tutt'altra cosa ed ha a che fare con la macchina amministrativa, con passaggi logici e logistici (che inevitabilmente creano qualche disagio), e quindi pianificazione, programmazione, realizzazione.
Intanto la gente ha dato un segnale, autoconvocandosi attraverso Internet in piazza, che ho sottolineato nel mio pezzo odierno su Bresciaoggi:
LA FORZA DEL WEB è anche questa. La capacità di richiamare l'attenzione su un tema che più politico non si può utilizzando strumenti che la politica (cittadina e non solo) totalmente ignora. La capacità di far politica per temi e non per tattiche, esprimendo richieste chiare. Con i cittadini protagonisti attraverso un linguaggio diretto, schietto, così inusuale nei circolini partitici. CONTINUA QUI
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