giovedì 30 giugno 2011

Alla ricerca di una ecologica comunicazione d'impresa - #ecologia



In un vecchio post la definizione che stavo cercando da tempo per un approccio diverso alla produzione giornalistica (sia di redazione che di ufficio stampa).


L'ecologia della comunicazione d'impresa, l'insieme delle attività che si pongono come fine, il ripulire i processi di comunicazione, da tutti quei messaggi ridondanti, inutili o dannosi e che in genere non creano valore per tutti i destinatari.

vedi il blog Marketing usabile

domenica 26 giugno 2011

Le donne del sesto piano - #cinema #recensioni

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=NK_RigRIeFA&w=560&h=349]

L'inevitabilità del cambiamento, il fascino della diversità, la libertà come conquista. Le donne del sesto piano (in programma in questi giorni al cinema Sociale di Brescia) è una pellcola francese, semplice: fatta di intimità gentile, sensualità senza ostentazioni, quotidianità cruda ma lieve. Ambientato nella Parigi degli anni '60, racconta la vita di un borghese che, dopo anni di assopimento nella routine delle convenzioni sociali del suo ceto, si appassiona al mondo semplice, fatto di lavoro faticoso e quotidiano, delle cameriere spagnole in fuga dal franchismo, che vivono al sesto piano del suo palazzo.

Resta sullo sfondo l'amore per la governante Maria, ma emerge in tutta la sua forza il viaggio del protagonista verso un cambiamento senza troppa introspezione, fatto di osservazione, generosità e nuove letture della realtà circostante. Una rinascita che proprio per la sua naturalezza assume toni bizzarri ma misuratissimi, come nella scena della luce naturale che finalmente nelle finestre del grigio studio della società in cui li lavora il protagonista.

Evidenti ammiccamenti progressisti e una storia che ritorna, oggi come ieri, in un mondo in cui l'immigrazione resta fenomeno sociale governabile ma inarrestabile, ma anche una occasione per misurare il proprio vissuto scoprendo la possibilità di un riscatto umano attraverso una nuova conquista di libertà. Jean Luis, il protagonista, capisce in divenire come (attraverso nuove letture, storie di una vita prima a lui nascosta) l'incontro con la diversità può diventare ricchezza e nuova occasione. E si innamora della dignità umana delle donne prima ancora che del fascino di Maria, in un rapporto paritario senza finzioni.

Pellicola lieve ma di profondità. Una gaia ribellione personale, silenziosa, naturale.

GENERE: Commedia.
ANNO: 2011. DATA: 10/06/2011.
NAZIONALITÀ: Francia.
REGIA: Philippe Le Guay.
CAST: Fabrice Luchini, Sandrine Kiberlain, Natalia Verbeke, Carmen Maura, Lola Dueñas, Berta Ojea.

sabato 25 giugno 2011

Un vitaminico Pane web e salame - #pwes #Brescia



Il "Pane web e salame" organizzato da Viral Farm e Uncle Pear è stata una iniezione di vitamine ed energie per tanti. Dai giornalisti agli esperti di marketing, dalle agenzie di comunicazione, per arrivare a imprenditori e professionisti presenti al Castello Malvezzi giovedì pomeriggio.

Interessante soprattutto il dibattito sviluppato su Twitter. Mai a Brescia si era organizzata una conferenza (in realtà si trattava di un barcamp, quindi di una non-conferenza) così tecnologicamente avanti (lo so che non è stato fatto nulla di rivoluzionario, ma in certi contesti purtroppo la normalità è un passo avanti. Ho avuto modo di scriverlo nella pagina che Bresciaoggi ha dedicato all'evento (clicca qui per il pdf):


Tu ascolti la relazione, e sul tuo iPhone si scatena il dibattito attraverso Twitter. Non solo tra i presenti, anche tra chi da casa o dall'ufficio - più di 100 persone nei momenti di punta - segue in streaming attraverso il collegamento su Justin.tv (e altri siti minori allacciati con collegamenti di secondo livello). Nei convegni dell'establishment economico locale questa è ancora fantascienza. Ieri, durante il «non-convegno» degli smanettoni bresciani il silenzioso dibattito a colpi di tweet si è dipanato come se si trattasse (ma del resto lo è in molti posti del mondo) della cosa più normale possibile.
Oltre tremila «cinguettate» hanno accompagnato la religiosa attenzione prestata agli interventi nelle due sale del Castello Malvezzi. Il picco si è avuto prima di pranzo quando si è arrivati fino a 30-40 tweet al minuto (senza contare gli scambi ultieriori fra gli utenti che proseguono privatamente sul social network).


Con piacere vedo che sul tema delle tecnologie applicate ai convegni è tornato oggi ilPost con un articolo di Riccardo Luna (ex direttore di Wired) che giustamente sottolinea (in un pezzo che invito a leggere per intero per i tanti spunti, come sempre acuti da parte di Luna) a proposito di un convegno tenuto lo stesso giorno di Pane web e salame, ma in Campidoglio a Roma sul tema dei “nuovissimi media”:


La prima innovazione è non fare mai più convegni così: senza live streaming, senza wifi, senza voler condividere nulla con nessuno. Parlandoci addosso. Invece di parlare di nuovi media, usiamoli. Sembra banale ma pochissimi lo fanno ancora.
continua su Il Post


Mi risulta che Luna fosse invitato a Brescia. Con il sorriso - a proposito di chi predica e razzola - mi limito a constatare che forse anche i conferenzieri di maggior spicco dovrebbero imparare a scegliere dove presenziare in base all'interesse generato dalla loro presenza e non al peso del palcoscenico. Però capisco bene che sedersi al tavolo con Gianni Riotta in Campidoglio sia sempre - oltre che legittimo - gratificante, anche se davanti non c'è nessuno.

Per capirci: questa era la platea romana:

e questa quella bresciana


Chiudo con il mio personalissimo podio degli interventi più interessanti della giornata a cui ho assistito al Pane web e salame.

1. Luigi Centenaro – “Introduzione al personal Branding”

sono sempre più convinto che il futuro delle fortune giornalistiche passi sempre più dalle persone e un po' meno dalle redazioni, in questo senso il personal branding rappresenta l'approccio metodologico attualmente più immediato ed efficace

2. Claudio Somazzi di Applix – “Editoria su Mobile: quale futuro?”

sostanzialmente in linea con quella che è la mia visione - espressa nel mio intervento - della fruizione di notizie negli anni a venire

3. Alessio Carciofi – “Conversazione con il territorio: il caso Umbria on the Blog”

per la grande esportabilità del progetto, che mi ha fatto accendere più di una lampadina

mercoledì 22 giugno 2011

Bike mob, i cittadini di #Brescia si sono riappropriati della politica - #slegalabici



Io lo so che la parola "politica" fa paura. Perchè ormai in Italia viene usata per definire il tatticismo politico che ha a che fare con le carriere personali più che con la soluzione dei problemi della gente. Tuttavia non conosco alcun modo di risolvere le istanze sociali, economiche e di civile convivenza delle persone che non sia principalmente politico.

Per questo dico che le mille persone che ieri hanno affollato piazza Loggia hanno dato un messaggio soprattutto politico. E lo hanno fatto nel modo più naturale possibile, senza che in piazza comparisse una sola bandiera, senza simboli, affermando un'idea che è di tutti e su cui nessuno ha avuto il coraggio di mettere il proprio stemmino (anche se legittimamente alcuni hanno espresso sostegno e solidarietà). Perchè ieri in piazza Loggia c'era la sacralità di un'idea. Altro che strumentalizzazione.

Ieri i bresciani hanno detto che vogliono mobilità sostenibile, meno inquinamento, stili di vita diversi. Non è così scontato. Non è l'unica soluzione possibile. Altrimenti non ci sarebbe stata una protesta. Che poi non è che fosse una protesta di incazzati, di "indignados", per dirla alla spagnola. In piazza Loggia ieri i bresciani erano felici e sorridenti, contenti di manifestare.

La stessa Laura Castelletti, presidente dell'Associazione Brescia per Passione e consigliera comunale (non un extraterrestre, ma una donna che vive di politica), ha mandato un segnale all'amministrazione cittadina chiaro e, come nel suo stile, assolutamente dialogante:

Il sindaco ascolti questa gente e agisca di conseguenza. Ma quel che più conta è questa sensibilità nuova della città nei confronti della mobilità sostenibile che l'amministrazione non può ignorare


Se facessero così tutti quelli che vogliono entrare in Giunta... povero Paroli

Ora quella gente aspetta una risposta. Perchè la solidarietà alla iniziativa di Brescia per passione la potevano dare oggettivamente tutti, ma poi amministrare la cosa pubblica e realizzare i sogni della gente è tutt'altra cosa ed ha a che fare con la macchina amministrativa, con passaggi logici e logistici (che inevitabilmente creano qualche disagio), e quindi pianificazione, programmazione, realizzazione.

Intanto la gente ha dato un segnale, autoconvocandosi attraverso Internet in piazza, che ho sottolineato nel mio pezzo odierno su Bresciaoggi:



LA FORZA DEL WEB è anche questa. La capacità di richiamare l'attenzione su un tema che più politico non si può utilizzando strumenti che la politica (cittadina e non solo) totalmente ignora. La capacità di far politica per temi e non per tattiche, esprimendo richieste chiare. Con i cittadini protagonisti attraverso un linguaggio diretto, schietto, così inusuale nei circolini partitici. CONTINUA QUI

sabato 11 giugno 2011

giovedì 9 giugno 2011

Rio de Janeiro, città del contagioso spirito carioca - #viaggi #Brasile



Una città da vivere prima ancora che da vedere. Rio de Janeiro, capitale morale del Brasile, anche negli anni del boom economico che sta vivendo, mantiene intatto il suo fascino. Storia e tradizione, modernità da crescita accelerata, contraddizioni sociali e contagioso spirito carioca. Meta di mare o partenza naturale per un tour, fulcro di un Paese tanto immediato e spontaneo quanto misterioso e geloso delle proprie tradizioni.


continua qui