
Se domenica Leonardo perde (dicono i quotidiani sportivi) si accomoderà per fare posto a Van Basten.
Ci sono almeno tre incongruenze nella eventuale scelta della società di un esonero.
1. Leo ha accettato una campagna acquisti palesemente deficitaria. Non può essere incolpato dei risultati, a meno che non ci sia qualcuno che oggi pensa che il Milan potrebbe autorevolmente stare al primo posto in classifica.
2. Perchè cambiare un allenatore quando l'unico colpevole (eventualmente) di una pessima programmazione, di un bilancio da decadenza e di una rosa non all'altezza dei vertici è l'amministratore delegato Adriano Galliani. Che per inciso è rimasto l'unico in società a difendere il suo lavoro... Un concetto questo difficile anche per i tifosi, che invece di difendere Berlusconi (fino a prova contraria l'uomo più ricco d'Italia) lo attaccano chiedendo la cessione.
3. Il Milan è in procinto di cambiare proprietà, o per lo meno vorrebbe. Da tempo Marina e Piersilvio Berlusconi hanno fatto capire di non avere interesse a tenere nel gruppo una società fondata sul mecenatismo (e il futuro Fininvest è nelle loro mani). Non a caso Francesco Barbaro (64 anni, chief financial officer con esperienze in Rinascente, Benetton, Mondadori e Medusa film) è stato incaricato di valutare la società (lo dice "Il Mondo" in edicola oggi).
Ma quanto costa il Milan? Le immobilizzazioni materiali sono di 27 milioni di euro (Milanello più qualche proprietà immobiliare), il patrimonio arriva a 25 mln, i debiti lordi valgono invece 392 mln. Sì, avete letto bene: 392. Praticamente più o meno sei volte Kakà :) (gli interisti non ridano, loro ne hanno 2 in più, di milioni di debiti).
La valutazione: 500 milioni. Troppi anche per gli emiri.. che sono emiri, mica scemi. L'unica speranza resta quella dei libici.
...che sono meno intelligenti?
RispondiEliminano, meno democratici. ed è tutto dire
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